Cosa c'è dietro il perfezionismo e il controllo?
Hai presente quella sensazione? Quando dovresti o vorresti presentare un progetto, un compito o magari il tuo piatto preferito. Quando ti piacerebbe proporre un’idea, una soluzione o una gita. Quando scegli un vestito che ti rappresenta e temi lo sguardo degli altri. Quando hai paura di fare una “brutta figura”. E allora ti fermi. Ti taci. Ti adatti. Non presenti il tuo lavoro, non condividi la tua idea. E dentro di te, sì, provi un piccolo sollievo… ma anche quella sottile malinconia di non aver detto, né fatto, ciò che desideravi.
PERFEZIONISMOCONTROLLOINSICUREZZAVULNERABILITÀCRESCITA PERSONALE
Francesco Mangialavori FGM
9/20/20253 min read
Scopri come il perfezionismo e il bisogno di controllo limitano la tua vita e come strumenti come The Work di Byron Katie e la vulnerabilità secondo Brené Brown possono liberarti, aprendo la strada a creatività e gioia.
Perché il perfezionismo può diventare una gabbia
Spesso l’insicurezza e il senso di non valore personale agiscono silenziosamente, travestendosi da virtù apparenti: la ricerca della perfezione, il controllo, la costante necessità di approvazione. In superficie, il perfezionismo sembra impegno e dedizione. Ma dietro questa facciata si nasconde un meccanismo di difesa: un modo per evitare la paura di non essere abbastanza o di non meritare amore, successo o riconoscimento.
Il perfezionismo promette sicurezza: “Se sarò impeccabile, nessuno potrà giudicarmi”. Il controllo promette stabilità: “Se prevedo tutto, nulla potrà ferirmi”. Ma nella realtà queste difese diventano gabbie invisibili, che soffocano la creatività e limitano la vita autentica.
Le radici del perfezionismo: insicurezza e senso di non valore
Molti sviluppano queste difese fin dall’infanzia: un voto mai abbastanza alto, confronti con fratelli o coetanei, ambienti in cui l’amore sembra condizionato dalle prestazioni. Si impara così che per “meritare” occorre eccellere, e che il proprio valore dipende dai risultati.
Non tutto il perfezionismo è negativo. La ricerca dell’eccellenza può essere uno stimolo al miglioramento, alla crescita personale e all’affinamento del carattere. Il problema nasce quando il perfezionismo diventa eccessivo e trasforma la vita in un percorso vincolato dalla paura.
Cosa c'è dietro il perfezionismo e il controllo?
Segnali di un perfezionismo limitante
Riconoscere il perfezionismo disfunzionale è il primo passo verso la libertà:
Ansia costante prima di ogni prova o progetto.
Procrastinazione per paura di non essere all’altezza.
Difficoltà a condividere idee o progetti “non perfetti”, spesso lasciandoli incompiuti.
Autocritica feroce che impedisce di godere dei successi.
The Work di Byron Katie: trasformare i pensieri limitanti
The Work è uno strumento potente per smascherare i pensieri che alimentano paura e rigidità. Byron Katie propone quattro domande fondamentali:
È vero?
Puoi sapere con certezza assoluta che è vero?
Come reagisci quando credi a questo pensiero?
Chi saresti senza questo pensiero?
Applicando The Work al perfezionismo, ci si può chiedere: “Devo essere perfetto per essere amato?” È vero o è solo un pensiero appreso? Come mi fa sentire credere a questo pensiero? Chi sarei senza di esso? Le risposte possono essere liberatorie: il valore personale non dipende dalla perfezione
Abbracciare l’imperfezione: l’insegnamento di Brené Brown
Brené Brown ci ricorda che la vulnerabilità non è debolezza, ma coraggio. Accettare l’imperfezione significa aprirsi alla vita reale, non idealizzata. La ricerca mostra che chi accoglie l’imperfezione vive con più coraggio, passione e senso di appartenenza.
L’imperfezione diventa così terreno fertile per la creatività, la connessione autentica e la gioia. Accogliere i propri limiti non significa arrendersi, ma riconoscere ciò che siamo e dare spazio al meglio di noi stessi.
Dal controllo alla gioia creativa: piccoli gesti quotidiani
Lasciare andare l’ansia da perfezionismo e il bisogno di controllo non è resa, ma fiducia. Significa accettare l’imprevedibilità della vita e la bellezza che nasce dall’imperfezione. La vera forza risiede nell’essere autentici.
Esempi di piccoli gesti quotidiani per liberarsi dalle catene del perfezionismo:
Scrivere senza correggere immediatamente.
Dipingere o creare per il piacere di farlo, senza preoccuparsi del risultato.
Condividere un pensiero sincero, anche se non “lucidato”.
Questi atti apparentemente semplici sono in realtà rivoluzionari. Ogni piccolo passo apre una fessura nell’armatura, facendo entrare la luce della vita autentica.
Conclusione: trasformare il perfezionismo in risorsa
Il perfezionismo e il bisogno di controllo sembrano scudi, ma sono catene. Ci tengono lontani dalla vita autentica, fatta di entusiasmo, creazione e connessione. Non sono condanne: possono essere riconosciuti, compresi e trasformati in strumenti di crescita.
Byron Katie ci insegna a smascherare le credenze limitanti.
Brené Brown ci ricorda che l’imperfezione è il luogo in cui nasce la forza.
Non serve aspettare il momento perfetto per cambiare. Cammina con piccoli passi di coraggio: permettersi di sbagliare, mostrarsi vulnerabili, creare senza garanzie di successo. Ogni scelta così apre una fessura nell’armatura e fa entrare la luce della vita vera.
La gioia, l’estasi e la realizzazione personale sono possibili qui e ora, nel momento in cui lasciamo andare rigidità e paure, aprendoci con fiducia all’imperfezione.
Se senti che il perfezionismo e il bisogno di controllo limitano la tua vita, non sei solo. Contattami, partecipa ai seminari, condividi la tua esperienza, e scopri come piccoli strumenti quotidiani possono trasformare resistenze in risorse, aprendo lo spazio alla tua piena realizzazione.
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Francesco Mangialavori FGM
Counselor, Facilitatore CranioSacrale, Professionista del Benessere Psicofisico, Trainer - Professionista ai senti della L. 4/2013